giovedì 25 dicembre 2014

Le mie corde

Il Natale non è molto nelle mie corde, il Solstizio Invernale lo è molto di più: auguri a tutti, in ogni caso.

Sto aspettano la fine di questo 2014 come se il 2015 non fosse un nuovo anno, ma una parola magica che ha il potere di lenire il calvario dell'anno in corso.

È stato un anno troppo difficile da raccontare, così' difficile da avermi resa ancora più solitaria (possibile? Oh, sì), decisamente taciturna, intimamente più conscia di me stessa.

Io sono cresciuta (io sì, il Toro mica tanto, a dispetto di quel che dice... vabbe', lasciamo stare...) ed è stato un processo a volte terrificante e a volte esaltante, soprattutto ha comportato un dispendio di energie che non sapevo di possedere.

Da qui voglio ripartire: dalla forza che non sapevo di avere.

Siate felici: è importante.

P.S. Anche le corde sono importanti: alcuni le usano per annodarsi la mente o per rinunciare alla vita. Io continuo a sentirle compagne di percorso e... sì, imbraccio una delle mie chitarre, le premo dove devo ed eccolo lì, ecco il mio accordo preferito, il mio MI MAGGIORE, quell'accordo che - per il mio sentire - racchiude contestualmente vibrazioni gioiose e cupe, luce e ombra, calore e gelo... e tutto quello che sta in mezzo e intorno.