venerdì 15 agosto 2014

Avevo pensato

Questa è la mia copia originale di 'In Through The Out Door': la maneg-
gio sempre con cautela perché così si fa quando si tratta di amore.
Le copertine sono rimaste immutate, io no e va bene così.
E il Toro che cosa ci azzecca? Ah, non lo so: chiedetelo a 'sto vinile
che mi accompagna da decenni... una volta l'ho portato allo stadio con
me: qualcosa avrà imparato (i vinili hanno una gran bella anima).
Io non mi ricordo dell'atto fisico dell'acquistare "In Through The Out Door" ma ricordo BENE il primo ascolto.
Ricordo anche di averlo pagato con le monetine che avevo messo insieme a fatica.
Mi ero seduta davanti al piatto: mi piaceva guardarlo girare.
Avevo le cuffie (giganti! Pesanti!) in testa.
Soprattutto era il primo album dei Led Zeppelin che acquistavo in regime di contemporaneità storica: gli altri erano stati acquistati al di fuori dalla loro timeline per ovvi motivi di età (mia).
Iniziava con l'intro inquietantissima di "In The Evening".
"Eccoli, eccoli!" Avevo pensato con i brividi che potevo avere a 14 anni.
E poi "South Bound Saurez".
"Che roba è?" Avevo pensato un po' delusa.
E poi "Fool In The Rain".
"Ma senti come si divertono..." Avevo pensato, sempre con un retrogusto amaro.
E poi "Hot Dog".
"Ma che cazzo è 'sta roba?" Avevo pensato, quasi con le lacrime agli occhi.
Dov'erano i miei Zep? Dov'erano finiti? Sì, lo sapevo, sapevo dell'incidente di Percy e della morte di suo figlio Karac, anche le riviste musicali italiane ne avevano parlato... ma Pagey... dove cazzo era?
Avevo voltato il vinile per ascoltare il secondo lato con un po' di timore.
"Carouselambra"
"C'è qualcosa che non va... non è un titolo da LZ... però... però... si fa ascoltare..." Avevo pensato, forse per cercare di convincermi.
E poi "All My Love".
"Questa fa male, sembra che Percy urli di dolore, qui l'amore è... buio." Avevo pensato rabbrividendo un po' d'orrore per quell'assolo alle tastiere: che roba melensa. Meno male che poi entrava l'acustica di Pagey...
e infine "I'm Gonna Crawl".
"Oh, cazzo, era ora..." Avevo pensato facendomi entrare quel blues sofferto nelle vene.

Che amaro in bocca, però.
C'era chiaramente qualcosa che non andava.
Il qualcosa che non andava si sarebbe palesato non tanto l'anno dopo con la morte di Bonzo, ma piuttosto con le notizie che arrivavano - soprattutto grazie alla stampa straniera - relativamente alla dipendenza da eroina di Pagey.
Se allora ci fosse stata Internet sarebbe stato più facile capire fin da subito.
Forse è stato meglio così.
Forse è stato meglio essere stata delusa (ma nemmeno troppo, sai?) da un album tanto desiderato e di cui la cosa migliore sembrava essere il titolo ("In Through The Out Door" suona tanto bene fra le labbra).

Adesso che sono grande ho imparato a cogliere certe sfumature di "In Through The Out Door" e l'ho fatto MIO.
Mio al punto tale da scegliere - coscientemente! - di ascoltare, di quando in quando, perfino "Hot Dog" e di ritrovarmi stampato in faccia un sorriso grande come una casa.
Per la tenerezza.
Per quello che erano.
Per quella che ero.
Per quello che sono diventati.
Per quella che sarò.

-o-o-o-

Avevo già blaterato questa parole da qualche altra parte, ma che cosa importa... buon compleanno numero 35, albumstranodeiLedZeppelin: non sarai mai quello che mi piace di più e non sarai mai quello che mi piace di meno (a dire il vero non esiste un album dei Led Zeppelin che mi piaccia meno degli altri: ho un favorito e tutti gli altri sono vita).

Buon Ferragosto soprattutto a chi è in un letto d'ospedale e anche a chi, nonostante tutto, è felice.